Improvvisare.
All’improvviso.
Senza preavviso.
Adesso.
E adesso?
Descritta così, è una situazione disperata.
Gettati nella mischia senza appello, senza un ombrello, senza sapere cosa fare, né perché.
Un bel problema.
Ma l’improvvisazione non si improvvisa.
Pensare che sia una cosa che “come va, va” non è la strada che possa portare a un qualche felice epilogo.
Se il lavoro di preparazione del personaggio è stato ben eseguito, molte cose possono venire in aiuto, ma non è detto che tutti gli elementi si svolgano ordinatamente e secondo i vostri piani.
Possono intervenire imprevisti (una sedia che cade), istanti di inarrestabile creatività di un collega in scena con voi, amnesie (anche vostre), rumori inattesi, oppure per un magico istante voi SIETE il vostro personaggio, e le vostre gambe si muovono da sole, i vostri gesti non sono quelli previsti e programmati ma sono quelli che avete sempre sognato, e dopo aver preso la rincorsa vi state per inchiodare sul bordo del trampolino un istante prima di spiccare il volo verso la creazione, verso quella cosa che state covando da mesi senza esservene accorti.
E non c'è più né il prima né il dopo, c'è solo la paura sull'orlo di quello che ora è un abisso di tragica inazione.